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Siamo qui per ri-affermare una tesi, che i cittadini, organizzati o anche singolarmente, garantiscono l’interesse generale quando tutelano diritti, si prendono cura di beni comuni, sostengono i soggetti fragili. Questo è un fatto, non un obiettivo a tendere. Ed è un fatto che senza tanto attivismo civico diffuso, spesso informale, la realtà sarebbe peggiore e il disegno costituzionale di partecipazione ed eguaglianza più debole. Ed è un fatto che, nello stabilire un’agenda dell’interesse generale, la cittadinanza attiva sia spesso passi avanti alle istituzioni della democrazia rappresentativa. La parola chiave resta quella dell’articolo 118 della Costituzione: l’autonomia dell’azione civica che interviene nella realtà e la cambia, avanza proposte su un piano paritario ed esercita un potere di contrappeso democratico. Anche su questo occorre mettere a frutto il processo di apprendimento collettivo indotto dalla pandemia. Occorre il nostro esercizio di potere e di responsabilità. #ApartiredaNoi
16.30 Introduzione ai lavori
Anna Lisa Mandorino, Vice segretaria generale uscente di Cittadinanzattiva
16.40 Il ruolo costituzionale della cittadinanza attiva
Giuseppe Cotturri, docente universitario, già Presidente di Cittadinanzattiva
17.00 Intervengono
Luca Biscuola, studente Liceo Volta di Milano, Comitato Studenti Presenti
Gabriella Guido, Falegnameria sociale K_Alma
Daniela Poggio, Dateci voce
Carola Dominici, Caregiver e studentessa
Sara Vegni, Action Aid Italia
17.30 Obiettivo cittadinanza
Fioralba Duma, Movimento Italiani senza cittadinanza
Giovanni Moro, docente universitario, responsabile scientifico di Fondaca, autore del libro Cittadinanza